mercoledì, novembre 29, 2006

Eppur si muovono!


I servomotori della stramaledetta (ma pure progettata e amata) lampada robotica si muovono e vanno dove dico io. UDUNNA! Domani cercheremo di farli muovere a seguito del segnale che riceveranno dal sensore di luminosità...
(continua)

martedì, novembre 28, 2006

Ebbè!!!!


ALEEEEEEEEXXXXXXXX
ZAAAAAAAAAAAAAAAAAAANARDIIIIIIIIIIIIIIIII

lunedì, novembre 27, 2006

I'm alive!

Oggi abbiamo consegnato la relazione del progetto, evvai. Ora bisogna solamente fare la presentazione e assemblare la lampada facendola funzionare, che sarà mai? Mah!
E' stato un fine settimana piuttosto buono: sabato giornata-relax fuori città: tempo brutto, ma la piacevole compagnia non mi ha fatto nemmeno notare il cielo uggioso. Rientro a Milano nel tardo pomeriggio, un po' di sbattimenti di università e poi Rolling. Con la classica compagnia ovviamente. Ci sono sempre e solo i migliori. E cioè: Stock, reduce da un venerdì esaltante, il Varano stakanovista, Diego appena guarito dalla tonsillite e Thomas, che si definisce da solo nella sua grandezza. Dopo aver sentito il pezzo finale del concerto degli Asian Dub Foundation Sound System (il nome è giusto? boh), è partita la classica serata Rolling, tra Long Island, chiacchiere varie, musica rock, pogo e un po' di delirio. Stavolta abbiamo fatto i bravi e ci siamo risparmiati il trancio di pizza all'uscita, ma mi sa che alla prossima non ce lo toglie nessuno.
Dormo quattro ore e alle 8 sono pronto e fresco per andare a Pioltello a battagliare con l'Airone. Partita tosta, noi Naboristi ci mettiamo cuore e grande determinazione e loro, secondi in classifica, hanno un po' di difficoltà . Purtroppo a inizio secondo tempo passano su calcio d'angolo, cazzo. Noi ci riprendiamo bene dopo un iniziale stordimento, li pressiamo parecchio e sfioriamo il pareggio un paio di volte. Ma nulla da fare, purtroppo. Sfiorata, come sempre a Pioltello, la rissa nel finale, terminiamo in dieci contro nove. Vi aspettiamo al Sambastadion per la rivincita!

venerdì, novembre 24, 2006

La mia Bovisa migliora

Tra una roba e l'altra non ne ho parlato, ma martedì sera sono andato alla inaugurazione della nuova sede espositiva della Triennale, sita nello splendido quartiere Bovisa e più precisamente a una decina di metri (nel vero senso della parola) dal Grande Capannone del Campus universitario nel quale ho passato quattro anni della mia vita. (beh , un anno di Erasmus a Parigi me lo sono fatto, mi sum minga stùpid!)
E' una tensostruttura tirata su in quattro cinque mesi, ordinata e piuttosto carina nella sua semplicità. La mostra che resterà lì fino a marzo è dedicata a Hartung, un artista tedesco di cui ignoravo l'esistenza, che però ha fatto bei quadri, dipinti con rastrelli e pettini (non scherzo!).
All'inaugurazione c'erano la Letizia (Moratti), il Davide (Rampello, presidente della Triennale), il Giulio (Ballio, nostro Magnifico Rettore del Poli) e basta. Ma poi all'interno dello spazio espositivo, meraviglia delle meraviglie, troviamo Paolo Mieli e, udite udite, quel gran Culattone Raccomandato (Trio Medusa, ricordate?) di Sgarbi! Che ovviamente dissertava finemente d'arte (deve saperne veramente tante), per poi ritornare su Mediaset a fare la pagliacciata con la sua compagna di merende Alessandra.
Altra nota interessante: il bar della Triennale, aperto tutti i giorni fino a mezzanotte, è sponsorizzato da Havana Club (abbiamo sorseggiato a scrocco un Riserva, in un cubo di ghiaccio che fungeva da bicchiere).
A parte questo, vi consiglio di fare un salto a vedere in Bovisa oggi, perché tra qualche anno potrete apprezzarne i drastici cambiamenti (in meglio) che sta vivendo. Già noi poveri studenti del Poli ne siamo stati testimoni da cinque anni a questa parte.

giovedì, novembre 23, 2006

Atarassia aiutami tu


No no, non sono affatto nervoso per la consegna della relazione del progetto sulla lampada. No no, assolutamente no. Non sono nervoso per il fatto che se non tiro io la carretta non lo fa nessuno dei miei compagni di progetto, non sono nervoso per il fatto che come sempre c'è chi cerca di non fare un cazzo e poi arrivare pure lui al risultato finale, non sono nervoso per il fatto che per fare funzionare un minimo la nostra lampada bisognerà spaccarsi la schiena per dieci giorni da settimana prossima in poi, non sono nervoso per il fatto che la mia tesi rischia di andare a puttane visto che è da almeno una settimana che non mi ci dedico in toto e in modo serio e continuativo, non sono nervoso per il fatto che con grande piacere prenderei a scarpate un sacco di gente.
PORCA PUTTANA!
Scusate lo sfogo, Digia aiutami tu con la tua atarassia!
(il mio prof di disegno del liceo, eccovelo in foto, chevvelodicoaffare)

domenica, novembre 19, 2006

Semplicemente Rossi

Rally di Nuova Zelanda 2006

11° assoluti: Valentino Rossi -Carlo Cassina
Subaru Impreza

NON CI SONO AGGETTIVI PER DESCRIVERLO

Roma - Catania 7 -0

No beh, comunque la Roma rispetta il temibile avversario che ha affrontato oggi all'Olimpico.
....
AHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAH
AHHAHAAHAHHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAAH
( so che userete questo post per sbeffeggiarmi quando sarà ora, bastardi)

Come cazzo stanno?

Klender Garcia, 20, left, passes time with the help of a handheld game. He joined the line outside the Sony store in Midtown Wednesday morning to be one of the first to buy a PlayStation 3 Thursday at midnight.

Angie Ihrig, left and Peter Plashkow, both of Oshkosh, Wis., camped outside a Best Buy in Appleton, Wis.

Angel Paredes, who otherwise lives in a Manhattan apartment, spent three nights this week on a sidewalk at 56th Street and Madison Avenue. That is the price he paid to be first in line at Sony Plaza to buy a new PlayStation 3 — that and the $600 cost of the video game console.“Everybody in my family thought it was pretty crazy,” said Mr. Paredes, a 31-year-old stock-market day trader. It could have been worse, he said: Sony left the bathrooms open.

(da un articolo del New York Times on line, 17 Novembre 2006)


CHE BABBI DI MINCHIA.

sabato, novembre 18, 2006

INDIGNATO

Due cortei per la pace in Medioriente, due cortei soprattutto per la Palestina, a quanto ho potuto intuire. A Milano pacifico, ognuno sfila e manifesta le proprie idee. Giusto e legittimo che si possa farlo, ciò sta alla base delle libertà civili italiane.
A Roma non è stata proprio la stessa cosa.
Estratto da corriere.it:
"Tre fantocci raffiguranti un soldato israeliano, uno italiano e uno americano sono stati dati alle fiamme lungo i Fori Imperiali al grido di «Israele brucerà». Il manichino italiano indossava una bandiera tricolore con il fascio littorio. Autori del gesto alcuni esponenti dei centri sociali che guidavano la testa del corteo promosso dal forum Palestina libera con lo slogan «Solidarietà al popolo palestinese», partito da Piazza della Repubblica e concluso a piazza Venezia. Non sono mancati momenti di tensione, con le telecamere che cercavano di riprendere l’improvvisato falò e i giovani con le kefiah che tentavano di impedirglielo con spintoni e urla. Immediata la presa di distanza del segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, che ha preso parte alla manifestazione romana. Riferendosi allo slogan «Dieci, cento, mille Nassiriya» e ai manichini bruciati rappresentanti militari italiani, statunitensi e israeliani, Diliberto ha dichiarato: «Chi grida quegli slogan e chi compie quei gesti è un nemico della causa palestinese."

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
CI VUOLE RISPETTO PER CHI E' MORTO SERVENDO IL PROPRIO PAESE.
E sottolineo il fatto che i nostri soldati sono andati in Iraq a presidiare la ricostruzione di un'amministrazione pubblica a pezzi, lavoro apprezzato dalla maggior parte dei civili iracheni. Si può discutere, e tanto, sulla sensatezza della guerra all'Iraq, ma il compito svolto dai nostri soldati è degno del più grande rispetto.
E poi: Caro Diliberto persone che manifestano così sono PRIMA DI TUTTO nemici dello Stato italiano, NON DIMENTICARLO.

Ci godo

Federer se la sbuffoneggia contro Nadal, lo batte in due set 6-4 7-5 e va in finale nel Masters.
Caro il mio buffone spagnolo del cazzo come la mettiamo?
Certo che sono conciato male se esulto per la vittoria di uno svizzero, eddai...

Quanto è esaltante?

E' appena finita Italia-Argentina di rugby.

Abbiamo perso. 23 a 16. Peccato, potevamo farcela, come spesso. Ci manca sempre qualcosa per battere squadre veramente forti, pensate all'Australia settimana scorsa.
A parte questo: quanto cavolo è esaltante vedere il rugby in tivù?
Sono dei tori da 100 kg, con una circonferenza del collo pari a quella della panza di Giulianone Ferrara, si danno delle mazzate sconvolgenti per tutta la partita e riescono quasi sempre a essere corretti e pacifici. (Con l'eccezione della finale scudetto Calvisano-Treviso di quest'anno che abbiamo visto a Monza ovviamente: scena più bella il tipo sanguinante che inneggia alla folla a fine partita)
Poi i commentatori di La7 fanno morire dal ridere: Cecinelli si esalta e il tecnico lo sbeffeggia spessissimo. Manco fossero la premiata ditta Clerici-Tommasi!

venerdì, novembre 17, 2006

Mah! De Rerum Natura?

Siccome faccio il brillante e il finto intellettuale dei poveri, ieri sera sono andato a teatro con mia zia per vedere una splendida opera teatrale ispirata all'opera più importante del celebre Lucrezio, il De Rerum Natura.
Splendida opera teatrale? Mah!
Era al CRT, ma non al Teatro dell'Arte, cioè di fianco la Triennale, bensì al Salone, altra sede del CRT, vicino alla amena e fantasmagorica Piazza Abbiategrasso. Fin qui nulla di male, anzi è giusto che anche in periferia ci siano teatri e cinema, sebbene sia piuttosto difficile trovarli in realtà.
Siamo arrivati con largo anticipo, quindi non c'era praticamente nessuno. Entriamo nella corte esterna, ma non riusciamo a trovare facilmente la sala: questo benedetto Salone è ricavato dentro un comprensorio che secondo me è una ex scuola, in cui si ritrovano palestre, corsi di lingue e varie. Tra le varie anche il teatro. Era come essere all'entrata del Vittorini, solo che invece di arrivare in Auditorium si giungeva al "foyer" del teatro. Lì nessuno a parte i due tipi del teatro. Comunque dopo un po' arriva qualcuno e, sebbene in ritardo, aprono la sala e noi spettatori possiamo accomodarci. Spettatori???? Ma se eravamo una classe di scuola! 20, massimo 22, accampati su delle panche di plastica con tanto di schienale, messe però a salire per garantire a tutti la giusta visuale. Faceva un po' ridere, però è stato divertente. Comincia lo spettacolo e una voce fuori campo parla, mentre intanto una delle due attrici corre in cerchio sul palco, cioè lo spiazzo che c'era davanti alle panche. Non scherzo, è andata avanti così per 5 minuti! Alla fine secondo me stava per stramazzare al suolo...
Comunque erano solo due attrici in scena, abbastanza pazzerelle entrambe. Spettacolo molto fisico, si sono spruzzate acqua addosso, hanno spaccato piatti, si sono versate latte addosso, si sono cosparse di vernice rossa a simboleggiare il sacrificio umano (?), urlavano, una si è messa a parlare con un pesce per rappresentare la condizione umana d'ignoranza e superstizione, hanno fatto di tutto. Alla fine erano conciate da buttare via. Lo spettacolo è durato un'ora scorsa, ma la doccia che si dovevano fare loro sarà durata almeno due ore.
Al di là della particolarità dello spettacolo, che mi ha fatto parecchio sorridere, non sono riuscito molto a seguirle. Mi è sembrato un po' troppo frammentario, i passi di Lucrezio che una delle due declamava, peraltro molto bene, non sono riuscito a legarli alle loro azioni in scena. Erano delle pillole di saggezza che non riuscivi ad apprezzare ed interiorizzare a sufficienza.
Vabbè pazienza, almeno mi rimarranno impresse per la sconclusionatezza dello spettacolo!

mercoledì, novembre 15, 2006

Boccioni

Sabato scorso sono andato a vedere la mostra che Palazzo Reale ha dedicato a Umberto Boccioni.
Personaggio curioso, è riuscito a restare nella storia della scultura pur avendo realizzato solo 13 opere, 9 delle quali sono andate perse a causa dell'artista che le conservò e che fece posto alle sue, buttando quelle di Boccioni. Quelle che ci rimangono sono la abbastanza nota Bottiglia, un viso sgraziato (si chiama Antigrazioso apposta), una che non ricordo e la celeberrima scultura qui sopra, il cui titolo mi pare sia "Forme uniche nella continuità dello spazio" (l'ho appena controllato su internet, eheh).
A Palazzo Reale ci sono anche alcuni dei quadri che Boccioni dipingeva, veramente notevoli. E' stato poi curioso leggere il Manifesto Tecnico della Scultura Futurista; punto per punto Boccioni descrive ciò che è gisuto e sbagliato, dreando dei veri e propri dogmi artistici. Pensare a come fossero considerati i Futuristi durante la loro epoca fa riflettere: oggi osannati, ai tempi erano visti dai più come dei pazzi senza nè radici nè rispetto per la società.
Solita nota stonata di Palazzo Reale: troppo caro. Sarò pure un taccagno del cavolo, ma sette euro e mezzo per una mostra da un'ora, un'ora e mezza mi sembrano francamente un po' troppi (vedi pure Helmut Newton, Teo do you remember?).

Settimana strana

Non aggiorno da tre giorni, vergogna.
Questa settimana la vita ha accelerato un po'. E' in realtà da un mesetto che di cose ne sono successe e un po' cambiate, ma durante questi ultimi giorni anche la sfera "professionale" si è fatta fitta fitta. Lunedì pomeriggio il mio primo colloquio di lavoro, domani forse se ne saprà qualcosa. E poi la lampada che oggi mi ha assorbito impegno, energie mentali e chilometri sulle statali lombarde (Desio e Senago sono pallosi da raggiungere...). La tesi è lì e nonostante tutto qualche miglioramento c'è stato pure là.
Un novembre interessante finora...

domenica, novembre 12, 2006

CUORENABOR

Che partita, ragazzi.
Oggi la Nabor ha dato tutto in campo, andando oltre tutti i litigi e tutti i problemi che ci sono nello spogliatoio. La strada giusta è questa, al di là del discutere della gestione della squadra, cosa necessaria da cui non si può e non si deve scappare.
Stamattina a Cesano Maderno abbiamo terminato il primo tempo sotto di un gol, 1-0 per loro. Il Sire era stato costretto a schierarsi in porta, dato che Mattio aveva dovuto dare forfait proprio alla fine, causa il riacutizzarsi dell'infortunio patito domenica scorsa. In mezzo al campo Carlo e Fabio erano riusciti a dare il là per qualche buona giocata, sia a sinistra con Davide e Luca più avanzato, sia a destra con Vanni e Depa davanti.
Però perdevamo. Scazzi e malumori nell'intervallo: mi sono sentito infastidito nel sentire persone criticare altri compagni di squadra e nell'ascoltare i soliti discorsi che, a mio parere, sono giusti ma devono essere fatti a bocce ferme, non durante l'intervallo di una partita.
Comincia il secondo tempo: la Nabor ha un piglio nuovo, siamo più cattivi, decisi. Abbiamo voglia di pareggiare, di vincere. Lo si vede. Pressiamo, spingiamo. Gli avversari si placano, non riescono più ad attaccare come nel primo tempo. Sulla sinistra salgo abbastanza spesso, qualche pallone interessante per Davide, qualche palla recuperata per Fabio in mezzo. Noi saliamo sempre meglio, riescono combinazioni discrete davanti. Continuando così è inevitabile che arrivi: buona azione sulla sinistra, Davide si accentra, palla sulla destra a Vanni che pennella col contagiri un assist di prima in area per Carlo, tocco preciso e veloce: GOOOOOLLLLLL, CAZZO GOOOOOOLLLLLLL!!!!!!!!!
Mauro e io ci abbracciamo e andiamo ad abbracciare Carlo e Vanni. Mi ha fatto piacere vedere che anche Mauro si sia ben complimentato con Vanni, dopo le critiche dell'intervallo. Questo è lo spirito giusto e lo sappiamo.
La partita continua e purtroppo a Gianluca scappa la seconda ammonizione, ora siamo 10 contro 11. Ma loro non riescono lo stesso ad attaccare in modo molto convinto. Capovolgimenti di fronte di qua e di là: su uno di questi palla nella nostra area, forse fallo su Basa, il 9 si avventa sul pallone per tirare una bomba, io sono 2 metri davanti a lui, copro la porta, mi giro, la palla mi prende il braccio e viene deviata fuori. Rigore. PUTTANA TROIA, rigore. Giusto peraltro, il mio braccio era lontano dal corpo. Mi sento di merda, il Depa ci scherza su, fa bene. Sul dischetto va il 63 (!!!) il laterale destro che avevo marcato prima senza problemi. Cazzo, strano che batta uno così... Sono al limite dell'area, parte la rincorsa, io guardo il Sire, si tuffa alla sua sinistra, PARAAAAAAAAAAA!!!!! Ma la ributta davanti a sè, il 63 si butta sul pallone...no dai sulla ribattuta no, che beffa di merda, nooo sulla ribattuta nooooo!!!! Il 63 la prende maluccio, il Sire la devia nuovamente alla sua destra, sull'altro palo si avventa il loro 9 ma la cicca, è troppo lontano, non ci arriva, calcio d'angolo. MINCHIAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!! Siamo vivi, come direbbe Caressa.
Basa è per terra, chiede il cambio, si è fatto male contrastando il 63 sulla ribattuta. Intanto si prosegue, come prima. Un'altra palla in area nostra, la recupero, vado via sulla sinistra, c'è un po' di spazio, palla davanti a me, l'82 ci si avventa sopra, arrivo prima io, mi tira una spallata bestiale ma resto su lo stesso, cerco di recuperare la palla, ma intanto l'arbitro ha fischiato. 82 ammonito, secondo cartellino pure per lui, evvai che siamo 10 contro 10. Manca ormai abbastanza poco, un buon rilancio dalla nostra difesa giunge a centrocampo, bella palla sulla corsa per Luca che riesce ad anticipare il difensore e pure il portiere che cerca di uscire ma si caga addosso. La palla lo scavalca, GOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLL, GOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLL.
Bell'abbraccio collettivo e rabbioso, anche il Sire partecipa. Nabor 2 - Primafila 1.
Qualche minuto ancora e la partita finisce.
Che mattinata. E' solo una partita, vuol dire poco magari, ma al di là della classifica, al di là di tutto, queste sono soddisfazioni.

sabato, novembre 11, 2006

Serate Nabor più spesso!

Luogo: Mai Dire Bar, via Savona, Milano City
Data: ieri, 10 nvembre 2006
invitati: Depa (lì ci abita quasi, volevo ben vedere che non fosse presente, cavoli!), i 4 dell'Ave Maria, anche detti la Redazione del Radico. Per intenderci SiryBonnieFaynaRobbie, tutti in una macchina, il Prosciuttone Blu (una Punto vecchia in realtà), che ha pure cercato di speronarmi mentre mi autolanciavo la volata sul rettilineo finale per battere Petacchi e Zabel allo sprint.
E poi signori: Charlie! Grande Uomo Nabor, è stato convinto dalle nostre lusinghe e si è presentato con serietà e voglia di bersi una birra soprattutto.
La serata parte subito forte col Depa che ci presenta in anteprima condominiale il suo fumetto Mojito, che a breve sarà disponibile in tutte le migliori librerie d'Italia e d'Europa. Tra lui e Kapakkione totalizzeranno svariate presenze alla Feltrinelli per autografare le loro opere d'arte.
Poi proseguiamo con uno scoop della Redazione che per motivi di riservatezza non posso rivelare, ma se tutto va come deve andare tra qualche settimana se ne saprà di più.
E infine tema caldo: l'attuale situazione Nabor, con Roby che lascia in aperta rottura con Bruno. Chi è d'accordo, chi no? Si discute, si elencano i difetti della Nabor, la sua bellezza, il fatto che certi comportamenti di Bruno lasciano molto perplessi, a tratti sbalordiscono per la loro incomprensibilità, insomma: un gran casino.
Dopo il giro di birra siamo tutti a posto, tranne Charlie che replica con un bel Mojito (spiegandoci in quali occasioni conviene sorseggiarlo, Fabio quante ne sai) e il Sire che, giunto alla quarta Tennent's Super e al settimo Cuba Libre, decide di prendersi una pausa.
Cazzeggiamo, chiacchieriamo del più e del meno e lì emerge il vero Spirito Nabor, motivo per cui giochiamo da tanto tempo assieme in una buona armonia complessiva direi. Da un paio d'anni questa sta venendo meno, è venuta meno. I motivi sono tanti, di questi dobbiamo parlare affinché si riprenda a giocare con l'entusiasmo e il divertimento che c'erano qualche tempo fa.
A quando la prossima riunione?

mercoledì, novembre 08, 2006

Quante ne sa?


Provate a dirmi che questo non è un bel film, provate a dirmi che la scena rappresentata nella locandina non è una delle più esaltanti di tutti i tempi, bene provateci e io vi rido in faccia.
L'Albertone Nazionale è un grandissimo, non ce n'è. Pensiamo poi a Guglielmo il Dentone, al Vigile, al Marchese del Grillo...

E' un post stupido su un tema stupido

E' scoppiata la polemica in Parlamento a causa della frequentazione da parte di Luxuria del bagno delle donne. E poi tutti sui giornali a dire: bagni unisex dappertutto per evitare le discriminazioni.
Punto numero A: le donne ci smenerebbero di brutto perché è sotto gli occhi di tutti che noi maschi siamo un po' meno attenti alle condizioni igienico-sanitarie dei bagni (diciamo così)
Punto numero B: sono d'accordo sul fatto che i bagni unisex eliminino discriminazioni, perché così si è tutti uguali. Ma perché dobbiamo per forza esserlo? Donne e uomini sono piuttosto diversi mi pare, quindi anche se ci si differenzia su questo punto non c'è nulla di male. Per chi si sente metà uomo e metà donna fa fede la carta d'identità, cioè un documento ufficiale. Se Luxuria sulla carta d'identità ha scritto: "sesso femminile", la Gardini dovrà farsene una ragione. Certo non oso immaginare come gli impiegati del Comune debbano procedere alle verifiche del caso...
Punto numero C: in doscoteca ci sarebbero violenze carnali e esaurimenti nervosi a go-go, eheheh.
Punto numero D, semi-serio: in Parlamento abbiamo cose più importanti da dibattere, mi pare. E anche in tema di diritti civili. Parliamo di eutanasia, di Pacs e vediamo se sono cose fattibili e sensate, invece di queste puttanate.

domenica, novembre 05, 2006

Lampada magica?


Ce la faranno i nostri indomiti eroi a costruire la fantomica e ormai quasi mitologica lampada robotica?
Il 13 dicembre, alla presentazione dei progetti dell'Alta Scuola Politecnica, se ne saprà di più.

Andrea


Quest'uomo, quest'essere meglio, fa parte a tutti gli effetti della Triade.
Ma no! Cosa avete capito? i "bastardi ladridimerda comeunsaccodialtridirigentidellaSerieA mapurtroppohannobeccatosololoro quantocazzocigodo" Moggi-Giraudo-Bettega non c'entrano nulla in questo caso.
Certo, la Triade di cui parlo è sempre bianconera, di un bianconero terribilmente juventino, purtroppo, ma si chiama Francesco-Andrea-Stefano.
L'essere in foto è quello di mezzo, Andrea.
All'anagrafe AndreaCarlo, l'esimio ingegnere gestionale (c'è speranza pure per me allora!) in foto lavora da più di un anno nei pressi della ridente cittadina di Padova. I più attenti (Bonnie ad esempio) si ricorderanno dei doni natalizi che fecero esultare lo spogliatoio Nabor, quando ricoprii i giocatori di Fiesta, Kinder Brioss, ecc grazie alla gentilezza dell'uomo Ferrero di cui stiamo parlando.
Dopo un anno lì, si era pure un po' rotto e ha deciso di spostarsi in quel di Pavia, per entrare a far parte della grande famiglia dell'Incrocio. Cioè di Carrefour, bestie!
Una famiglia deturpata dalla presenza di Miki, questo è vero (ihih), ma vabbè ci si può accontentare.
Ma la Triade cosa c'entra allora?
C'entra perché Andrea ha due mitologici fratelli, uno più grandicello (solo di altezza direi, e pure di poco) che è l'architetto Francesco, londinese d'adozione, che qualcuno di voi ricorderà per film come "La Formula Abarth e il Ragionier Carluccio" oppure "Inverno londinese 2003, un delirio: Riki derubato e BabboBallerazzi perde il pullmann".
L'altro fratello è il diabolico e machiavellico Stefano, genio del male di soli dodici anni, ma già lanciato verso alte vette di perfidia; ma anche buon corridore e calciatore, quindi bravo, continua così.
La Triade imperversa e io mi ci aggiungo molto spesso.
In fondo se non sono loro i miei tre fratelli, chi altro potrebbe esserlo?

venerdì, novembre 03, 2006

News spagnole

Tempo fa si diceva che cercavo di organizzare un viaggio in Spagna col mio amico di uni Nicola. Ma tutte le incertezze che c'erano non lasciavano presagire una conclusione in tempi brevi, con il solito rischio di rimanere fregati e ritrovarsi con prezzi altissimi di aerei e compagnia bella.
Stavolta è avvenuto il miracolo!
Sarà che, essendo solo in due, si è riusciti a fare le cose in modo più sensato e agile rispetto a quando bisogna mettere d'accordo quattro, cinque persone che gioco forza dicono: mah non so, questa data forse, però anche l'altra magari, vediamo, pensiamo, ragioniamo, tanto c'è tempo, ciambellaaaaaa, ecc ecc ecc
E quindi:
2 gennaio: atterraggio a Madrid Barajas e pronto spostamento in treno verso Alicante
2-4 vita alicantina
nella nottata 4-5: con grande gioia prendiamo il pullmann che ci porterà a Almeria (che pacco!)
5-7 soggiorno nella ridente cittadina di Almeria (almeno c'è il mare dai!)
7-8 si rientra a Madrid via treno (una vasca di 7 ore, bella lì)
8-10 devasto finale a Madrid e rientro il 10 sera a Milano, sfatti e senza un rene. (un rene a testa, quello che venderemo per pagarci la cauzione della prigione!)

giovedì, novembre 02, 2006

Aspettando un post migliore....

Leggete questa notizia, è veramente curiosa e interessante:

discoteca ricaricabile

La via della sostenibilità ambientale passa anche per cose strampalate e un po' inutili, ma se in questo caso funzionasse sul serio sarebbe una cosa notevole. E contribuirebbe a fare capire che l'energia non è gratis, e quindi dobbiamo sforzarci di usarla in modo più coscienzioso.