lunedì, febbraio 25, 2008

Non so a cosa serva ma...


So che se ci riuscirò dovrò pentirmene ma: sto tentando di andare a vedere Inter-Roma mercoledì sera a San Siro.
Contro la (sportivamente) odiata Inter, che non ci permette di vincere lo scudetto, quando sappiamo che non torneranno più tanto facilmente questi anni nella storia della ROMA.
Contro San Siro che amo, ma che mi fa sempre maledettamente soffrire, a parte Italia-Romania 3-0.
In partite ufficiali non ho mai visto la Roma vincere al Meazza (cazzo, mi sono perso il 2-3 magico con SIGNORTOTTI che ha sbeffeggiato Julio Cesar).
Mercoledì è dura, ma speriamo di trovare questi biglietti.
Così poi magari l'Inter vincerà lo scudo, ma forse noi potremo dire come l'anno scorso che....

giovedì, febbraio 21, 2008

Rambooooo

Ieri sera c'era Rambo 3 in tivù. E me lo sono visto. Mi ha fatto venire in mente 2 cose:

1) all'epoca (anni '80) gli statunitensi erano ben amici degli afghani, che venivano supportati per resistere all'attacco dei russi. Rambo li dipinge come "i grandi ed eroici mujaeddin". Ora le cose invece sono molto diverse, cavoli! Non faccio altri discorsi politici per ora.

2) è un film di una grossolanità spettacolare, con ammazzamenti a ripetizione: mi ha fatto venire in mente il MITICO Charlie Sheen in Hot Shots 2, cioè il film che diventa "il più sanguinario della storia" con tanto di contatore sullo schermo!

martedì, febbraio 19, 2008

Giacomino


Dal vero sembra ancora più basso! Ovviamente, in centro a Milano, era vestito così.

Sirene lontane...

In questi giorni in metropolitana ci sono novità: no, non parlo di scioperi, di disservizi o di bomb'ammano e tricchettracche. Quando scendo le scale a Udine e vedo la strada verso casa (finalmente!) vengo catapultato dall'altra parte dell'oceano, tra i mille colori e le mille chiese.


Di Salvador de Bahia ovviamente. Eh sì, perché da qualche giorno il Brasile ha lanciato questa campagna pubblicitaria che ti chiama e ti richiama verso posti lontani ed esotici.

Stamattina ho intravisto il Cristo Redentore di Rio verso Moscova... Ragazzi andateci, in Brasile. E' un viaggio magnifico, e io ho solo visto le tre città più note, ma non necessariamente le più belle da vedere (anche se Rio vale davvero la pena!).

Ieri sera il mio amico Carlo mi parlava dell'Argentina.... vai, senza pensarci, due settimane (pure tre se puoi) alla conquista di Baires, la pampa eccetera eccetera.

Magari incontri pure Maradona!

domenica, febbraio 17, 2008

Europa Unita: quella vera

Ho appena finito una telefonata al mio carissimo amico madrileno Jose. Volevo andare a Madrid per Real-Roma ma per motivi di lavoro non ce la farò. Ogni volta che telefono a Jose è splendido come ci sia quella bella confidenza che non è mai passata, che ti permette a distanza di tempo di parlare della propria vita, delle proprie novità in modo non banale, non scontato.
Così con tante altre persone: Xesus, Camille, Celine, Ruben, Teresa. (non citerò qui gli oltreoceano)

L'Europa unita, di cui parlava anche il Duca, è questo: avere nel proprio vissuto persone che vivono in contesti diversi (ma quanto in fondo se paragonati all'Asia?) ma con le quali condividi le stesse aspirazioni, gli stessi sentimenti, esperienze comuni.
Conoscere un estone ti avvicina immensamente a quello sperduto paese di cui magari hai sentito parlare di sfuggita in qualche libro o telegiornale. E ti porta a considerarlo un po' familiare, lo rende parte di te, ne influenza il tuo giudizio sull'Estonia.

Gli Stati Europei manterranno ancora a lungo il loro carattere nazionale, ma la strada tracciata ci porta inesorabilmente e giustamente verso un avvicinamento continuo, costante.
Non sarà un cammino semplice, ma ci permetterà di creare una vera entità politica unitaria, cosa che oggi non c'è.
A livello monetario il passo è stato compiuto, a livello economico si procede integrandosi via via (vedi energia, trasporti, ecc), ma quello che è cruciale per noi tutti è l'aspetto culturale.
Solo mescolandoci potremo compiutamente sentirci parte di uno stato più grande del nostro Stato nazionale; in questo senso una esperienza come l'Erasmus (o il vivere in un altro paese) è fondamentale per darci quell'apertura verso gli altri che, tra alcune generazioni, ci farà compiere il grande salto: ci sentiremo prima europei e poi italiani, così come noi oggi ci sentiamo prima italiani e poi lombardi.
Non era così ad inizio '900.

giovedì, febbraio 07, 2008

Rendersi conto di dover votare

Tra ieri e oggi ho realizzato che, sì, ad aprile voteremo per rinnovare il Parlamento della beneamata Repubblica Italiana.
E ho anche realizzato che per la prima volta da quando voto (non molto, sette anni) ho poca voglia di andare al voto. Perché andare a votare?
Perché sì, perché è un dovere, non si discute. Voterò tutta la vita, spero di non raggiungere mai il disgusto a cui molto arrivano.
Ma la voglia è comunque davvero scarsa, gli stimoli sono pochi. Per chi, mi dico? Come miniZaio diceva tempo fa (ripreso poi anche da me), la classe politica italiana è troppo vecchia. E troppo deresponsabilizzata aggiungo ora.
Indipendentemente da ciò riesco a trovare ottimi motivi per non votare nessuno dei due schieramenti, ma gli stessi motivi mi inducono a votare per quello opposto.
Tra l'altro non si sa nemmeno come saranno e se ci saranno davvero due schieramenti unitari. Spero di no. Spero che Veltroni confermi che il PD va alle urne da solo e spero che Berluskaiser faccia lo stesso. Lo spero solo perché ciò potrebbe smuovere un po' la situazione, ma onestamente non sono capace di prevedere cosa potrebbe davvero succedere.
Voi?

lunedì, febbraio 04, 2008

Concorreteeee!!!!!!

Questo concorso è davvero interessante!

Alla Biennale di Venezia di due anni fa (come scordarla?) c'erano delle idee interessanti maturate per aiutare la ricostruzione di New Orleans.
E allo stesso modo per lo tsunami del 26 Dicembre 2004.

In Italia abbiamo tanti sfollati storici: Belice '68 (in Sicilia, da cui è nata la "nuova" gibellina, tempio di alcuni strani architetti), Irpinia '80 (ci sono ancora container abitati), Assisi '97 (se non ricordo male), ecc.

A loro, a tutte le persone che si sono trovate o si troveranno in queste situazioni, potrebbero essere indirizzate le idee nate da questo concorso: semplicità e versatilità, robustezza ed economicità, facilità di trasporto e di montaggio...
provateci! Su riedichescional ciannel!

venerdì, febbraio 01, 2008

Felicità è...

Sgomento è sentirsi, dopo 5 minuti, come quelli che hanno perso l'abitudine e non sanno ritrovarla.
Felicità è ritrovare i movimenti, colpo dopo colpo.
Felicità è risentire il gusto di una palla corta o di un rovescio a tutto braccio.
Felicità è riscoprire l'incrocio di traiettorie.
Felicità è la partita a scacchi infinita con l'avversario.
Felicità è un dritto incrociato.

Grazie Gio!

Sire, Robi, Gio: settimana prossima doppio?