domenica, dicembre 24, 2006

Tempo di lauree...

Noi Politecnicanti veniamo dalla due giorni della sessione di laurea di dicembre. Un po' di tristezza forse c'era pure, visto che ci sarei potuto essere pure io in giacca e cravatta a presentare le cazzate che faccio per la tesi, se solo nei mesi scorsi mi fossi dato una mossa. Ma alla fine ci sta, non mi lamento! E quindi mi sono goduto le lauree altrui: venerdì mattina Ivan ha sbuffoneggiato i membri della commissione di laurea, snocciolando perle di saggezza sulle fibre ottiche, la loro polarizzazione e i metodi per evitare il deterioramento del segnale in uscita. Alla fine un prof, invidioso della sua grandezza, gli ha fatto una domanda del cazzo su un grafico e Ivan l'ho ha rimesso al suo posto con arroganza (gli ha anche tirato uno schiaffo). Bella Ivan.
La sera mi sono goduto la festa di laurea del grande Luca, un personaggio un mito per me. Abbiamo gozzovigliato in scioltezza in un locale a Buccinasco, senza peraltro raggiungere livelli alcoolici imbarazzanti, non capisco come mai, eheh. Ieri sera invece festa di laurea di Ivan, doppiamente piacevole. Prima di tutto per festeggiare il neo Ingegnere Malaspina, che si vedeva essere visibilmente contento e rilassato (ora le meritate vacanze!). E poi anche perché è stata un'occasione per vedersi tutti assieme, i reduci della mitica 5°B del Vittorini, tra chiacchiere vecchie e nuove, auguri di Buon Natale e il piacere di stare insieme. (mamma mia come sono sdolcinato oggi, mi faccio quasi paura). Come ultima nota da segnalare, una Fayna in grande forma, che però dopo metà serata ha un po' accusato la stanchezza, diciamo così. Già stamattina comunque era in forma smagliante in video.
Cominciamo a prepararci per aprile...

Clocks

Clocks è un pezzo spettacolare. I Coldplay hanno fatto un capolavoro. Il pathos, il ritmo e il coinvolgimento di questa canzone sono impareggiabili. E poi cosa succede? Che i Buena Vista Social Club ne fanno una nuova versione, sambodromistica, che fa pena. Intendiamoci: saranno pure dei grandi, faranno pure bella musica, ma la loro versione di Clocks non c'entra proprio niente. Pessima.

mercoledì, dicembre 20, 2006

Dezza

Stamattina sono passato in via Dezza, una bella via che parte dal Parco Solari per giungere fino in Piazza Po, cioè di fianco a dove ho abitato per dieci anni. Via Dezza si pregia di eleganti palazzi e di un giardino centrale nel quale passa la pista ciclabile, accanto al bel parco con piante anche piuttosto importanti.
Sì, va bene, ma cosa ce ne frega? Ce ne frega perché in Dezza c'è un campo da calcetto sempre aperto dove ogni 24 dicembre mattina si esibiscono le Christmas Stars, per raccogliere fondi a favore di tutti i Catozzi a rischio estinzione (in particolare Thomas). Anche quest'anno si replica, vietato mancare. A seguito delle lamentele di Bonnie-Vale-Roby sulle precarie condizioni del campo di Dezza possiamo concedervi di cambiare sede e quindi di organizzare una partita vera e propria, 5 contro 5.
Ma il 24 mattina si gioca, cari i miei babbazzi.
Devono essere presenti: Bonnie-Vale-Roby-Die-Thomas-Paolo-Riky-Mestesso. Direi anche Teo e Miki ma so che lavorano il 24, quindi mi sa che non ce la fanno.
Comunicate la vostra presenza, sennò mazz't.

lunedì, dicembre 18, 2006

Roma - Palermo 4-0

Ieri sera il mio beneamato cugino Francesco (uno dei miei tre fratelli) tradiva ottimismo per il suo Palermo che si apprestava a scendere in campo all'Olimpico contro la mia Roma...


NUN C'E' TRIPPA PE' GATTI

Piergiorgio Welby

Mettere una foto mi sembra di cattivo gusto e superfluo, visto il bombardamento mediatico del viso di Welby che è stato fatto negli ultimi dieci giorni. Piergiorgio Welby vuole smettere di soffrire fisicamente. Vuole morire, sì. E' nostro diritto, è un diritto dello Stato impedire che ciò avvenga quando lui vuole, mettendo fine a sofferenze fisiche indicibili? In tutta sincerità NO.
La Signora Coscioni, vedova di Luca Coscioni, evidenziava il paradosso per cui suo marito è riuscito a evitare di essere attaccato a un respiratore artificiale perché lui ha deciso così in coscienza e perché lei ha avuto la forza e il coraggio di evitare che i medici d'autorità lo facessero, facendo presente la scelta del marito. Ma Piergiorgio Welby pare non avere diritto a dire: staccate questo respiratore. Le due cose a mio parere sono pressoché uguali.
E' terribile da dire e da pensare, ma in certi casi la sofferenza fisica porta a desiderare il termine della vita; non credo sia giusto che altri esseri umani possano obbligare una persona a vivere, contro la sua volontà. E' terribile, è tristissimo, è tragico. Ma è così.
Chi ha avuto l'esperienza di nonni malati credo possa comprendere più facilmente una affermazione di questo tipo. Obbligare una persona che ami a proseguire la propria vita, quando questa per la stessa persona non vale più, è molto brutto.
Su un tema del genere non possono esserci certezze assolute, ma per ora io sento così. Voi cosa ne pensate?

Lampadati

Ebbene sì, è andata!

Giovedì abbiamo discusso il progetto della nostra benedetta e stramaledetta lampada robotica.
E' andata piuttosto bene, siamo riusciti a fare una presentazione efficace che ci ha fatto fare una buona figura direi, eheheh. Siccome non abbiamo ancora deciso nè capito le possibilità future di questo nostro studio vi butto lì solamente una foto, per il resto saranno le prossime settimane a dirci qualcosa in più.

venerdì, dicembre 15, 2006

Al mio segnale...


Scatenate l'inferno!

E' così che dovremo scendere in campo contro il Lione negli ottavi di Cepsons Lig. Italia-Francia, ancora e sempre. E per me che ho abitato in Francia pendant une année la cosa è ancora più sentita ovviamente! Sarà durissima, il Lione è una grande squadra; noi a tratti siamo straripanti, mentre a volte facciamo prestazioni molto sottotono. Non c'è storia raga, dopo 24 anni si ritorna alla fase a eliminazione della Coppa Campioni, tutti dovranno essere pronti e determinati, cazzo!
E chissà mai che non riesca a fare un salto a Roma per l'andata (20 o 21 febbraio) o il ritorno (6 o 7 marzo)...
Chi viene con me?

lunedì, dicembre 11, 2006

Scioperi, Italia in affanno

Fa specie pensare che si susseguano tali e tanti scioperi, anche con un governo di centrosinistra. Storicamente i rapporti privilegiati (eufemismo) tra la CGIL, ovverosia il principale sindacato italiano, e i partiti di sinistra hanno garantito una buona tranquillità, a volte si è riusciti anche a portare avanti la fantomatica "concertazione". In questo inizio di legislatura si registra invece un numero considerevole di scioperi, astensioni dal lavoro e quant'altro. Perché?
Una possibile risposta è che, al di là delle posizioni ideologiche e politiche precostituite per convenienze evidenti (quanti scioperi ci sono stati durante l'ultima legislatura?), la situazione economica sia quanto mai precaria. Ogni categoria professionale ha motivi per lamentarsi, prescindendo dai sindacati e dalle mosse politiche nazionali.
L'Istat riporta i dati degli ordinativi e dei fatturati industriali che da mesi a questa parte evidenziano un certo miglioramento dell'economia italiana. Si stima una crescita del PIL di 1,7 punti percentuali per il 2006, se non sbaglio. Le industrie meccaniche, quelle di prodotti di precisione, sono in sostanziosa ripresa. E allora perché tutti questi scioperi?
Perché, al di là di queste moderatamente positive notizie, la situazione economica del singolo cittadino è notevolmente peggiorata nel corso degli ultimi anni. I cosiddetti problemi strutturali vengono fuori: investimenti in ricerca bassi, riforma delle pensioni da fare, spesa pubblica, soprattutto sanitaria, alle stelle, inefficienza cronica della pubblica amministrazione. ECC ECC ECC.
E' evidente che siano osservazioni molto limitate e piuttosto superficiali, ma a mio parere spunti di riflessione interessanti se ne possono trovare. Indipendentemente dal colore del governo, ragionando in una ottica di dieci-venti anni, si evidenzia la pochezza e la inadeguatezza della classe politica e di ciò che questa ha fatto per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. L'unica cosa da segnalare in modo positivo è l'entrata nell'euro che ci ha salvato le chiappe a livello monetario-finanziario (parlo da profano, parrebbe proprio così), ma che è stata un boomerang sul potere d'acquisto del singolo, a causa della nostra incapacità di controllo.
Una interpretazione completamente opposta in merito a molti scioperi è che, appena si cerca di intaccare le condizioni di lavoro di una categoria, questa reagisca in modo spesso smisurato per difendere i propri interessi (che vergogna calare le braghe in quel modo davanti ai tassisti, che segnale si è dato a tutti gli altri?).
Qualche opinione, critica, sfottuta, presa in giro, cazziata, ecc?

domenica, dicembre 10, 2006

GOOOOOOOLLL

Stamattina, località Opera.
Si sfidano l'Opera New Team e la Nabor. Il campo è ancora molto bagnato, a tratti fangoso, a causa delle abbondanti piogge degli ultimi due giorni. La partita è appena cominciata, saranno passati non più di dieci minuti. Depa si invola sulla fascia destra galoppando. In mezzo lo seguono Luca e Davide che si accentra dalla fascia sinistra di sua competenza, stringendo verso il limite dell'area di rigore. Depa è pronto per il cross: eccolo. Palla lunga, alta, per qualcuno che si inserisca da dietro, sfuggendo alla marcatura dei difensori. Sì, ma chi? Luca e Davide sono troppo centrali, la palla li scavalca ampiamente. Azione sprecata, peccato.... E invece no! Appena Depa aveva preso palla e si era lanciato in fascia anche io ho galoppato sulla sinistra, seguendo l'azione, qualche metro dietro e una decina di metri più largo di Davide. Senza nessun difensore o centrocampista che mi seguisse, una prateria tutta personale. La palla rimbalza dentro l'area, a una quindicina di metri dal portiere, forse meno. Sento Carlo che mi urla qualcosa dei tipo "vaiii!", guardo la palla, aspetto il rimbalzo, la sfera si rialza, arrivo sul pallone con la velocità giusta, che fare? Stoppare e tirare? In fondo avrò un difensore defilato davanti e pure lontano, magari ce la faccio. No, meglio di no, tentiamo. Voglio tirare al volo, ho aspettato il tempo giusto, ci sono. Carico il destro, la colpisco bella piena, con l'unico obiettivo di tenerla bassa e dentro lo specchio della porta. Ne esce un bel destro, dritto, che arriva forte al portiere sulla sua destra, lui la colpisce col corpo, ma la palla finisce vicina all'angolino in basso a sinistra. CAZZO, GOL!
GOOOOOOOLLLLLL!!!!!!
Seconda marcatura in carriera e sempre pregevole. Pochi, mooolto pochi, ma buoni.
Teniamo bene il risultato e a fine partita raddoppiamo, finisce 2 a 0 per noi.
Una vittoria utile alla Nabor ma soprattutto una bella soddisfazione personale. Olè.

mercoledì, dicembre 06, 2006

FESTANABOR

Domenica è tempo di FESTANABOR. In serata ci si ritroverà in oratorio per cenare assieme. Le premesse di quest'anno sono veramente scoraggianti: la situazione di scollamento del gruppo, la precaria classifica, il balletto festa sì-festa no-festa boh, la mazurca festa in oratorio-festa in pizzeria. Insomma, vun disaster.
E Robi mi ha pure ricordato che c'è Er Derby, Roma-Lazio regà. La tentazione sarebbe forte, ma essendomi già impegnato penso proprio che sarò presente in quel di via Millelire. Obiettivamente mi auguro che non saremo solamente Simo, Bonnie, Siry e io, sennò annegheremo la tristezza in tanto di quel vino rosso (soprattutto l'astemo Siriglio) che la vendemmia di quest'anno sarà già finita a capodanno. Cercasi Naboristi disperatamente, questa è la sintesi di FN 2006.

Moderatamente discreta

Vabbè sì, dai. Se proprio non c'è nulla di meglio ci farò un pensierino.... Certo che in effetti, guardandola con maggiore attenzione, devo dire che non è affatto male, con questo rosso aggressivo ma elegante al tempo stesso. Sì merita, non c'è che dire. Ho deciso! Me la compro!

sì, la modella...

martedì, dicembre 05, 2006

Porta temporale

Auguriiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!
Buon 2007 a tutti!!!!!!!!!!!
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No, non sono totalmente rincoglionito. O meglio, non più di cinque minuti fa. E' che via messenger sono entrato in un buco spazio-temporale che mi ha portato a visitare posti nuovi e tempi lontani.
Poi mi sono rotto le scatole e sono tornato qui, però tra un mese. Come la foto qui sotto testimonia. Io vivo già nel 2007. Qualcuno vuole per caso sapere i risultati di qualche partita di calcio? Potremmo metter su un bel bisniss.... (fontana di Trevi, italo-americano, Totò... machevvelodicoaffare).

Volpe di fuoco

Domenica sera ero a casa e già temevo che sarei rimasto davanti a quella malefica scatola nera detta tivì a rincoglionirmi come al solito. L'ho fatto. Ma non penso di essermi rincoglionito più di prima, perché almeno ho visto un bel film. Non un capolavoro (un masterpiece, come direbbe il Pollina) però un bel film.
Firefox, scritto e diretto e interpretato dal mitticco Clint Eastwood.
Come regista il caro ispettore Callaghan ne sa un cifra, non ce n'è.
Questo film ha una trama da vera americanata, piuttosto improbabile. Però il modo in cui è girato e interpretato lo rende piacevole e non scontato direi. Facevano un po' ridere le immagini di volo dell'aereo (il Firefox appunto) che, risalendo a tempi lontani (1982, quando sono nato!), erano fatte con un modellino che si muoveva davanti ai fondali e alle foto scattate dagli aerei. Ma dava un sapore retrò che non guastava in fondo.
Se vi capita guardatelo, è senz'altro meglio di incantesimo 8712 o roba simile.

Alleggeriamo

E bella che ieri il Lecce di Zeman ha vinto!
Il periodo non è dei migliori per il boemo che ha passato una vita di frontiera nel mondo del calcio, però un po' di ossigeno gli giunge proprio da questi tre punti, conquistati contro il Brescia. Lecce squadra simpatica (Pietro sarai d'accordo spero? ihih) con una famiglia al timone un po' criticata e un pazzo in panchina. Zeman, controcorrente sempre e comunque. Il suo gioco offensivo ha deliziato l'Italia per anni (e pure la Roma, dove sbocciò Totti, già lanciato da Carletto), sebbene a volte le difese non fossero proprio granitiche, eheheh.
C'è chi dice che non serve a un cazzo, perché è un modo di giocare kamikaze e non redditizio. Per certi versi può anche essere vero, ma le squadre di Zeman se le ricordano tutti indelebilmente. Oltre a quello Zeman è un mito per i suoi modi di fare, per i suoi comportamenti, per quello che ha detto senza remore o paure a proposito dell'uso di farmaci da parte dei medici sportivi. (chi non ricorda la scene mute dei giocatori della Juve al processo contro Agricola e Giraudo? non so... non ricordo... prendevo qualcosa... MAVAFF).

FORZA

Ieri una persona a me cara era piuttosto giù, incazzato, la testa altrove, immersa nei pensieri, che immagino fossero cupi e negativi. La cosa mi ha colpito parecchio perché è quasi sempre di buon umore o, anche se non lo è, mantiene una facciata cordiale e amichevole. Ieri no, lo sguardo era tetro e assente, sebbene la sua gentilezza e infinita educazione non manchino mai.
Pur non conoscendo tutte le loro tribolazioni, che intuisco facilmente essere cose molto serie, a lui, a R. e a L. mi sento di dire che bisogna tenere duro, che i periodi brutti ci sono e ci saranno, ma che poi le cose di solito migliorano. Più di questo non ha senso scrivere, perché già dire: "tutto andrà a posto, non ti preoccupare" a una persona che attraversa un periodo difficile è un po' ipocrita.
Meglio allora farsi sentire vicini, pur senza sapere (e senza voler sapere) i motivi di queste tribolazioni. Anche una serata assieme passata a chiacchierare di tutt'altro può dare un po' di tranquillità a volte.
Nel 2002 la mia famiglia (e io con lei) ha passato un periodo un po' complicato; non ne ho quasi mai parlato, solo a distanza di tempo con qualcuno, ma anche se non mi sono aperto alle persone a cui voglio bene, le ho sentite vicine lo stesso, mi hanno aiutato ugualmente, con la loro amicizia e il loro sincero affetto. Ma di queste cose è meglio parlare a voce, e mica con tutti gli storditi che leggono i miei deliri bloggistici!

venerdì, dicembre 01, 2006

Non ci son più gli agenti segreti di una volta...

Le storie di spionaggio mi hanno sempre affascinato parecchio ed è per questo che mi sono interessato sia alla vicenda del rapimento di Abu Omar, sia all'avvelenamento dell'ex agente del KGB Litvinenko. Leggere di queste cose mi fa pensare che, proprio mentre leggo, ci sono agenti del Sismi, del MI5, ecc che stanno "lavorando" a cose più o meno segrete e che stanno facendo porcate più o meno gravi. E mi dico: magari quel tipo che a volte vedo sull'autobus è un agente segreto che sta svolgendo una missione segretissima... Penso cazzate in pratica. Però vedere le foto di Marco Mancini, stretto collaboratore di Pollari e arrestato per il rapimento di Abu Omar, mi fa sempre un certo effetto, guardatelo. In questa foto aiuta Giuliana Sgrena a scendere dall'aereo al rientro in Italia dopo il rapimento. Quello lì, con quella faccia lì, un po' grassottello, classico uomo della strada, è un agente del Sismi???? MADDDAAAAIIIIIII!
Allora mi viene veramente da pensare che anche il mio vicino di casa, che non è proprio una cima diciamo così, possa realmente essere un personaggio doppio, che svolge attività nientepopodimenoche per la CIA. Capisco che sia necessario garantire la massima segretezza e pertanto gli agenti segreti devono essere difficilmente individuabili, ma sceglieteli un pochino più prestanti ed eleganti per favore. Non so, una Fayna qualunque andrebbe bene, eheh.
Da tutte queste storie di spionaggio si trae però un insegnamento importante: così come "a Palermo è meglio non toccare le banane", a Londra è conveniente "non frequentare i sushi bar"!