venerdì, settembre 29, 2006

Quale futur(ama) vedete?


Come vedete il vostro futur(ama)?
Sarete sfacciati e temerari come il grande e autorevole Zapp Brannigan, oppure schivi ma laboriosi come il suo fido secondo Kif?
Scemotti ma buoni di cuore come Fry oppure falliti e completamente rincoglioniti, sbeffeggiati da tutti come il mitico Dottor Zoidberg?
Schizzinosi e vanesi come Amy o decrepiti ma capaci come il Professore?
Burocratizzati e protocollari come Hermes o atletici ma complessati come Lela?

Io voglio essere così:


Senza scrupoli, crudele, cattivo, affarista, opportunista, faccendiere, adulatore coi potenti, spietato coi deboli, subdolo, infido, venale.
BENDER

giovedì, settembre 28, 2006

Però!

Spettacolare. Profondo e divertente al tempo stesso.
Alex Zanardi è proprio un grande uomo. Forse qualcuno di voi non conoscerà questo pilota di auto che, anche dopo la perdita delle gambe, continua a correre nel Turismo Italiano (campione 2005) e nel WTCC, cioè nel campionato mondiale per vetture turismo.
Mi è sempre stato simpatico, Alex. Già dai tempi della Lotus, 1994.
Poi i tronfi in Formula Cart, i due titoli mondiali, 1997 e 1998. Lo sfortunato ritorno in F1, un anno di riposo e un altro anno in Formula Cart. E' il 2001. Pochi giorni dopo l'11 settembre Alex subisce l'incidente che rischia di farlo morire. Ma si salva, miracolosamente.
Da lì lo spunto per scrivere questo splendido libro, che racconta la sua vita, dai tempi dei kart, ancora ragazzino, fino a oggi. Non è un resoconto sportivo della sua carriera, in questo libro Alex parla di sè, come lui stesso scrive nella prefazione:
"Parlavo, si scriveva e il più delle volte doveva fermarmi (Gianluca Gasparini, il giornalista col quale Alex ha scritto il libro), altrimenti tra aneddoti e barzellette saremmo arrivati a mille pagine. Alla fine è nata proprio la storia che volevo raccontare. Troppe biografie sono fredde, sembrano scritte solo per contratto. In queste pagine invece c'è la mia anima, ci sono io. E' quello che conta."

Leggetelo, se volete.

martedì, settembre 26, 2006

Ballerazzi

Ballerazzi. Soprannome nato da Marco Materazzi, personaggio inquietante, a tratti esaltante. Eroe mondiale, personcina a modo sul campo da gioco, gli sono stato accostato per la classe che mi distingue nel giuoco del calcio (infami!).
(Certo sono anche Zlatan Ballerinovic, ma questa è un'altra storia) Ballerazzi dicevamo. E il soprannome mi è piaciuto: agli allenamenti Robi-Ale-Vanni-Vale-Die amano chiamarmi così, l'ho pure usato come account del mio portatile.
Il computer si chiama Ballerazzi, sì.
In effetti mi rendo conto che è stato forse eccessivo arrivare a tanto quando ogni giorno devo mostrare al mio relatore di tesi quello che combino e, se è lui a smanettare sul mio portatile, con grande nonchalance e serietà sono costretto a dirgli di aprire la cartella Ballerazzi, intuendo tutti i dubbi che al prof vengono sull'idiota che ha di fianco!

lunedì, settembre 25, 2006

E naufragar m'è dolce in questo mare...

Questo è il panorama che si può osservare dalla montagna davanti a Sferracavallo, che è il borgo in primo piano. Più in là Isola delle Femmine e Capaci, mentre sulla linea dell'orizzonte si staglia Punta Raisi. Dietro l'osservatore Capo Gallo e oltre quest'ultimo ritroviamo Mondello, la spiaggia più amata dai palermitani.
Mamma mia ragazzi.

domenica, settembre 24, 2006

Stasera in TV

Dopo una interessantissima puntata di Report (a casa del Sire avevamo già discusso di 9/11 e responsabilità dell'amministrazione Bush), mi godevo i commenti alla giornata calcistica, passando dal Controcampo serale con Alberto Brandi alla Domenica Sportiva che stenta come sempre.
Passa di qui, passa di là, ho fatto pure un pò di zapping sugli altri canali: RaiUno, RaiTre, Rete4, Canale5...
Canale5: c'è un reality sul circo con Barbara D'urso che proprio in quel momento dice: "il primo eliminato dal circo è: Gianmarco Tavani!".
E le telecamere inquadrano il telone rosso che si scosta, facendo passare questo ragazzo. E' inquadrato ancora da lontano, non si vede il viso, passeggia, saluta, si avvicina pian piano alla D'Urso. "Ecco Gianmarco!" dice lei.
Gianmarco. Gianmarco... mah. Però... ma forse, cioè, ha i capelli corti in effetti, "Gianmarco accomodati di fronte a me!", si siede. Gianmarco, ma io, a Parigi, nooo!
Gianmarco, "Allora Gianmarco come ti senti?", nooooooooo, non è possibile!
E' lui! Increddibbile ammissciiiii.
Incredibile, INCREDIBILE.
Questo benedetto Gianmarco Tavani è un ragazzo che ho conosciuto all'ENSAM Paris, cioè l'università parigina dove ho studiato 2 anni fa!
Anche lui a Parigi per studio, faceva la tesi sulle tecnologie di produzione dopo essere stato in erasmus sempre all'ENSAM l'anno prima. Gianmarco è arrivato a febbraio, quindi io avevo già vari amici lì e non abbiamo legato come avremmo potuto, visto che pure lui, dall'erasmus precedente, aveva i suoi giri.
Siamo usciti a volte assieme con un pò di amici vari, ma fondamentalmente ci si vedeva in università, quattro chiacchiere e poco più.
Una persona simpatica comunque, modenese mi pare, molto alla mano.
E me lo ritrovo a distanza di un anno e mezzo dall'ultima volta che l'avevo visto in un reality sul circo!
AHAHAHAHAHAHAHA.
Sapevo che lavoravi da modello o giù di lì però, cavoli, potevi farti spedire direttamente sull'isola dei famosi, così ti facevi pure il bagno.

Grande Gianmarco, mi ha fatto troppo ridere rivederti in TV!

Il Grillo di La California

Un Californiano sul tetto del mondo, dopo esser già stato Campione Olimpico.
Californiano DOC, ma al contempo italiano, italianissimo.
Mamma mia che mondiale; ogni volta si decide negli ultimi 5 kilometri, i percorsi scelti sono spesso piuttosto facili, il rischio volata è sempre forte (oggi sfiorata per pochissimo, solo grazie agli spagnoli), ma il fascino per il mondiale di ciclismo rimane.
Nonostante il doping, nonostante il medico spagnolo Fuentes, nonostante tutti i certificati medici esibiti a Giro, Tour e Vuelta da un sacco di corridori.
Nonostante tutto.

sabato, settembre 23, 2006

Siriglio!


Un genio.
Un maestro di vita, sempre e comunque.
Il nostro Sire, con le sue verità e le sue stridenti (!) contraddizioni, è sempre il faro della Nabor e più in generale di tutta Milano.
Già a Corsico ti schifano un pò, ma si ricrederanno, gli stolti. A Cologno invece le cose vanno meglio grazie al proselitismo che Bimbi ha portato avanti.

Com'è il Sire?
Alto innanzitutto, ma questo già lo si sa.
Però forse non tutti sanno che il Sire è uomo Ikea da parecchi anni. Non c'è libreria Billy (esiste ancora?) che non venga venduta senza che il Sire abbia apposto il suo marchio di qualità, cioè il pollice in sù ovviamente.
Uomo Nabor, con i suoi 17 gol della passata stagione è definitivamente entrato nell'Olimpo di Piazza Perrucchetti.
Oltre al calcio si diletta con tennis e pallavolo, nei quali dispensa forza e classe, in virtù dei trascorsi nelle giovanili della Mediolanum Milano di volley.
Astemio. Sì, astemio! E pure luddista direi, vista la gioia con la quale usa gli ultimi ritrovati della tecnologia.
A dire il vero il Sire è caratterizzato da slanci entusiastici che rasentano la fanciullezza, in particolar modo per quel che riguarda la Nutella (la scoperta del 29° anno di vita) e ormai pure il cellulare. Certo, non si può dire che lo stile con il quale scrive gli sms sia degno di un qualsiasi giovincello nato negli anni '90, ma l'efficacia è quello che lo contraddistingue.
Grande appassionato di politica, l'impegno morale e civile che mette in ogni sua azione lo rende un vero cittadino, nell'accezione originale del termine che fa della città un luogo di discussione e di confronto.
Piacevolissime per me le infinite e interminabili discussioni socio-politiche , che purtroppo non coinvolgono allo stesso modo molti altri naboristi (e qui mi aspetto un pò di commenti...).
Grave difetto (ma chi non ne ha?) è l'essere interisti, ma in fondo in fondo potremmo pure perdonarlo.
Val la pena di ricordare come i kart lo abbiano conquistato in quel della Sardegna, esaltando le sue doti di arroganza e cattiveria. E' chiaro che poi sia stato io a prevalere, ma l'entusiasmo del nostro Re mi ha molto esaltato. A breve un acquisto congiunto di un bolide rosso Ferrari?

I wanna get away

Quanti viaggi voglio fare quest'anno?
Tanti. Ma proprio tanti.
Amici sparsi per l'Europa e il mondo invogliano a visitare posti nuovi o a tornare in città più o meno famose.
Stoccolma, Londra, Parigi, Almeria, Madrid, Washington o Miami, Sao Paulo...
Certo, qui a casa di cose da fare ce n'è parecchie; come sempre il tempo è tiranno.
E qui ritorna il fascino per il tema che la Fayna affrontò nella tesina di maturità: passiamo veramente la vita a inseguire il tempo che non abbiamo?
A volte mi sembra di sì, altre credo di averne talmente tanto che è meglio evitare di pensare al futuro. Spesso in me prevale la prima sensazione, perché si trovano sempre un sacco di cose da fare e si cerca di incastrarle una accanto all'altra.
In realtà farsi ossessionare dalla mancanza di tempo non ha molto senso, bisognerebbe trovare il coraggio di prendersi il tempo che si vuole, anche quando i binari sui quali ci si è incanalati ti portano via.
E' solo questione di palle?

martedì, settembre 19, 2006

In Italia decido io

Eccerto che scrivo dell'asta, chettecredi?


19 settembre 2006
Arena Civica di Milano, ore 21

La CarCarlo SpA è onorata di presentare l'evento della stagione calcistica 2006-2007:
L'Associazione Sportiva
VeryTuVery
si presenta alla propria tifoseria osannante
contestualmente la Tuverieortaggi srl lancerà il nuovo outlet di via Rembrandt (di fianco Casty), destinato a fare concorrenza al Mercato Ortofrutticolo.
Special Guest della serata i Subsonica che rispolverano la loro celeberrima hit LiveriTuveri.
Dall'una di notte si aprono le porte del vicino Old Fashion Café, dove sono soliti preparare le trasferte tutti i più importanti allenatori del Fanto.


(Carletti Ballerini Aversa e Stocchetti in particolare)

Eh sì, parte il Fanto ragazzi. E parte alla grande visto che tra l'asta e la prima di campionato ci sono 48 ore scarse. 48 ore dedicate alla ricerca del nome per chi non l'avesse ancora fatto e allo studio della disposizione in campo più adatta ad ogni rosa.
Chi parte favorito?
Io, una settimana prima dell'asta, ho pronosticato, ho profetizzato meglio, Miki vincitore.
Mi smentirai o confermerai Carlo Nostradamus?
Fabri, oltre a dichiarare esplicitamente le sue tendenze sessuali (come Carlo ci ha più volte fatto notare), se la sbuffoneggia alla grande, facendo dichiarazioni quanto meno incaute.
Il nobile Paolo, l'anno scorso decaduto, avrà la forza di riprendersi lo scettro del Fanto?
Il campione in carica, forte di PippoPancaroa1, si presenta più gasato che mai, ma MrArrogance, nonostante le critiche ricevute dalla base naborista, fa sfoggio della sua rosa come neanche Tuveri di risate nei commenti ai post.
Aversa e Carletti fanno le solite dichiarazioni banali stile Trezeguet tipo:" quest'anno la concorrenza si è ulteriomente rafforzata, ogni partita sarà una finale. Speriamo nel nostro pubblico il dodicesimo uomo in campo. Abbiamo grande rispetto di tutti i nostri avversari."
Se poi si ricorda che l'inno ufficiale della compagine carlettiana è il grande successo "Dicono che" di Ligabue....

domenica, settembre 17, 2006

E in TV non l'hanno manco fatta vedere tutta.....


Da Gazzetta.it:

CHARLEROI (Belgio), 17 settembre 2006 - L'Italia ha vinto la Federation Cup. Risolutivo il doppio, la Henin si è ritirata sul 2-0 Italia nel terzo set, sulla situazione di un set pari, per un problema al ginocchio destro. Il nostro doppio era rappresentato da Francesca Schiavone e Roberta Vinci. Dall’altra parte Justine Henin e la Flipkens.
In precedenza Mara Santangelo aveva battuto la Flipkens 6-7 (3) 6-3 6-0 e riportato in parità la finale tra Italia e Belgio. La Santangelo ha dovuto sostituire la Pennetta nel secondo singolare dopo che la brindisina era stata fermata dal male al polso sinistro infortunato. Contro la Flipkens l’azzurra ha pagato la tensione dell’esordio da singolarista in Fed Cup e ha perso il primo set al tie-break. Tanti errori, il servizio in difficoltà, la Santangelo è stata brava a riprendersi nel secondo set, in cui è salita 3-1 e non si è fatta più riprendere, e poi nel terzo ha dilagato, senza lasciare nemmeno un gioco all’avversaria.
Il Belgio era passato in vantaggio 2-1 quando sul sintetico indoor la numero 2 del mondo Justine Henin ha superato in due set Francesca Schiavone, che nel secondo set è stata in vantaggio 4-1 e ha servito sul 5-3. Nel nono game della seconda frazione la Schiavone ha chiesto di tornare negli spogliatoi, e una volta tornata negli ultimi quattro game ha raccolto tre punti su 16, con la belga capace di chiudere 6-4 7-5 dopo due ore di gioco.


Passiamo alle cose serie...


Ebbravo Macho!!!
Per la doccia alla Miss ovviamente, non per la gara STRATOSFERICA di oggi.

ebbè, la tentazione è troppo forte


Cominciamo male?
Cominciamo male.
A me in generale il Papa, per l'autorità che rappresenta, sta abbastanza sulle balle, inutile nasconderlo.
Papa Ratzinger poi sta antipatico ai più, cattolici e non, per i suoi modi austeri, intransigenti, per le ingerenze più marcate nella vita politica italiana rispetto a quelle di Papa Woityla, che era amato praticamente da tutti i cattolici.

Stavolta invece io lo difendo.

Essì, perché PapaRatzi stavolta viene attaccato da quasi tutto il mondo islamico per le sue frasi "blasfeme" contro la guerra santa, senza però rendersi conto del basilare principio che Ratzi afferma: nessuno deve essere convertito con la violenza. Dicendo ciò riconosce pure, implicitamente, il mea culpa di Woityla sull'Inquisizione cattolica.

Bella PapaRatzi, mi sa che è la prima e l'ultima volta che saremo d'accordo.

Atterraggio Perfetto

"Maaa dddddaaaaiiiiiii......
...... E c'ho poco tempo, e non so cosa scrivere, e devo cercare le foto, e bla bla, e qua e là"

Quando Robi mi propose di creare un blog, la mia reazione deve essere stata una cosa di questo genere.
Aveva ragione lui.

La voglia mi è venuta, mosso dai miei amici precursori, primo fra tutti Joe.

Mi auguro che questo blog
(o diario, all'italiana?) possa essere luogo di discussione e divertimento, seguendo il filo conduttore che gli darò.


Ciao coglioni!