martedì, dicembre 05, 2006

FORZA

Ieri una persona a me cara era piuttosto giù, incazzato, la testa altrove, immersa nei pensieri, che immagino fossero cupi e negativi. La cosa mi ha colpito parecchio perché è quasi sempre di buon umore o, anche se non lo è, mantiene una facciata cordiale e amichevole. Ieri no, lo sguardo era tetro e assente, sebbene la sua gentilezza e infinita educazione non manchino mai.
Pur non conoscendo tutte le loro tribolazioni, che intuisco facilmente essere cose molto serie, a lui, a R. e a L. mi sento di dire che bisogna tenere duro, che i periodi brutti ci sono e ci saranno, ma che poi le cose di solito migliorano. Più di questo non ha senso scrivere, perché già dire: "tutto andrà a posto, non ti preoccupare" a una persona che attraversa un periodo difficile è un po' ipocrita.
Meglio allora farsi sentire vicini, pur senza sapere (e senza voler sapere) i motivi di queste tribolazioni. Anche una serata assieme passata a chiacchierare di tutt'altro può dare un po' di tranquillità a volte.
Nel 2002 la mia famiglia (e io con lei) ha passato un periodo un po' complicato; non ne ho quasi mai parlato, solo a distanza di tempo con qualcuno, ma anche se non mi sono aperto alle persone a cui voglio bene, le ho sentite vicine lo stesso, mi hanno aiutato ugualmente, con la loro amicizia e il loro sincero affetto. Ma di queste cose è meglio parlare a voce, e mica con tutti gli storditi che leggono i miei deliri bloggistici!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se Lui è il Lui che penso, tornerà presto a sorridere, non preoccuparti.

Anonimo ha detto...

grande carlo

Anonimo ha detto...

oh no, sono una stordita:(