venerdì, novembre 02, 2007

Oggi faccio il re della Demagogia

Quello che è successo a Roma qualche giorno fa si commenta da solo. Non parlatemi di ROM in questo periodo per favore, eheh!
Sull'onda dell'entusiasmo il Governo tramuta un Disegno di Legge in Decreto Legge. Ridicoli. Ridicoli, ma almeno si ha questo Decreto Legge (sulla pelle di una donna). Nei fatti il Decreto Legge risolve probabilmente poco, dato che le procedure di espulsione ad opera dei Prefetti sono abbastanza complesse.
La risposta al problema non può e non deve essere questo Decreto Legge, ma una azione costante di prevenzione dei crimini e di presidio del territorio. Traduzione?
Prima di tutto la certezza della pena; questo è un fattore deterrente di grande portata. Se si ha la certezza che, se beccati, si scontano pene sufficientemente severe, ci si pensa su due volte prima di commettere un reato o un crimine di un certo peso (dallo strupro alla rapina, dal furto all'omicidio).
Lo Stato oggi non passa ai cittadini un messaggio di sicurezza e presidio del territorio, sebbene in molti casi svariati reati siano meno frequenti rispetto al passato (vedi gli omicidi in Lombardia ad esempio).
Molte aree d'Italia (quartieri di città più o meno grandi ad esempio) sono scarsamente presidiate dalle forze dell'ordine. Ci vuole il contrario. Le forze dell'ordine devono avere un occhio di riguardo verso le zone in cui si verificano più problemi. Ad esempio: le linee degli autobus più periferiche e potenzialmente pericolose (la 90-91 a Milano, ecc), i quartieri più periferici.
Come farlo?
Mettendo in strada più polizia locale (sarebbero i Vigili Urbani, ma alla Lega piaceva tanto chiamarli così) assieme a Polizia e Carabinieri. Oppure, se non c'è possibilità di incremento delle forze in campo, ridistribuendo per quanto possibile quelli che presidiano il territorio oggi. Esempio: un po' meno polizia in Piazza Duomo a Milano sarebbe anche accettabile, se ne beneficiassero quartieri potenzialmente più pericolosi (fermo restando che in centro avvengono comunque parecchi reati).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

certezza de la pena, ivan de la pena, chiamala come vuoi, pero' secondo te sti zingaracci ce l'hanno una tele per seguire il telegiornale il giorno in cui attilio romita dirà: "ghigliottina per chi stupra, culo a fette per chi ruba"?
Io dico di no, e tanto meno andranno a comprarsi il giornale per leggersi il decreto legge riassunto e semplificato dal severgnini di turno.
Se ne sbattono, non l'hai capito?
il delitto più assurdo degli ultimi anni secondo me rimane quello della ragazza uccisa da un ombrello in metrò a roma. Non dovevano cambiare lì le cose? si rinvia sempre, si tende a dimenticare. Ma quella morte andava vendicata subito con una bomba sulla romania, una bella dichiarazione di guerra di quelle coi controfiocchi. Invece no, facciamoli entrare in europa! Fossero solo dei delinquenti potrei anche capire il laisser faire, ma direi che è ora di farsi una ragione che sono dei bastardi, e i bastardi vanno puniti.

lancha2012 ha detto...

esagerato!
bombe, vendicamenti, bastardi...
io penso che la soluzione è: punirne uno per educarne 100.
Fidati Fay che lo vengono a sapere gli zingaroua quali sono le pene.
ad esempio, il tifoso del celtic park che ha massacrato dida a suon di cazzotti... ecco, qual è stata la sua punizione? MAI PIU' ALLO STADIO!!
Oh, io lo trovo giustissimo. Hai sbagliato, paghi.
Ora, quella che ha ucciso con l'ombrello... dai 20 ai 30 anni di carcere. Ma senza processo. Dentro, aspetta 20 anni poi vediamo se è il caso di farla uscire.
comunque è vera una cosa: non devono entrare in italia se non hanno un lavoro. Cazzo vengono a fare? A rubare, ovvio. E allora che se ne stiano in zingaroulandia.

carlo stasera daniela è a milano, zona pza abbiategrasso. Ci sei per un saluto? Io tengo il cellular acceso... cioè tipo, puoi chiamarmi eh... cioè capito? Funziona il mio cellular.... puoi telefonarlo...

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente che c'è un problema legato alla presenza dei Rom nel nostro paese.
Però la deriva razzista (o fascista) se preferite della gente che si mette una maschera e va a picchiare a caso romeni, è degno del Paese Barzelletta che siamo.

D'accordo con la forte critica per il romeno che ha ucciso una povera donna, però perchè nessuno ricorda della romena che ha denunciato un suo connazionale e che adesso non può rientrare tra la sua gente perchè probabilmente la eliminerebbero ? Quanti italiani o italiane nella sua stessa condizione avrebbero avuto la forza di denunciarlo ?

Ricordiamoci che a Napoli (nei quartieri spagnoli) se uno scugnizzo fa un furto, e il derubato reagisce, la gente scende dai palazzi circostanti per linciare il derubato e proteggere il furfante.

Detto questo, ovviamente il problema è che questi Rom, romeni o chiunque altro, non può entrare nel nostro Paese senza un lavoro, altrimenti la delinquenza è l'unica possibilità per sopravvivere. Però attenzione alle derive razziste, perchè noi italiani proprio non possiamo dare l'esempio a nessuno su cosa sia la civiltà.

lancha2012 ha detto...

pietrus il discorso del napoletano è diverso. Tu parli di derive razziste o fasciste e poi fai l'esempio del napoletano... BEH!!!
comunque il napoletano, come dici tu, è nato in italia, vive in italia, è un delinquente italiano. L'italia lo sa, lo conosce, è schedato, lo accetta.
Lo zingarowa chi cazzo è?

Anonimo ha detto...

ieri alla notizia dell'imboscata fatta a roma ci sono rimasto. Quelli non c'entravano niente.. e comunque anche pestare i diretti colpevoli non sarebbe il massimo, per quanto il germe della vendetta a volte suggerisca quella direzione. Però qualcuno dovrebbe capire che il fai-da-te (sbagliato) è un segnale del fatto che non si sia risolto il problema dall'alto. Cosa fare quindi? io non lo so.

Anonimo ha detto...

Oh, dal punto di vista giuridico le cose stanno in questo modo: i rumeni possono circolare liberamente nel territorio di un qualunque Stato europeo, mentre se vogliono un lavoro ci sono restrizioni.

Si parte da qui: i rumeni possono fare in Italia quel cazzo che vogliono. Come se fossero italiani.

Il problema sta nel fatto che sono dei poveracci, e i poveracci, da sempre, per "sbranare il lunario" devono lavorare come muli oppure rubare.

Anche noi ad inizio secolo abbiamo fatto la stessa cosa in America: poveracci nella terra dei sogni. Risultato? Rudolph Giuliani.

Ve lo immaginate fra cento anni un Rudolph Giuliani rumeno sindaco di Milano? Tolleranza zero... contro qualsiasi forma di legge!