giovedì, febbraio 08, 2007

Processo a Lozano, ma il Cermis?

Nicola Calipari è stato ucciso da un soldato statunitense Mario Lozano. Ora la Procura di Roma cerca di processarlo, come atto politico forte. Già nel 2005 l'allora governo Berlusconi, vicino all'amministrazione americana, dissentì in modo sostanziale dalle spiegazioni usa, visto che i periti di parte italiana non firmarono il rapporto americano sull'accaduto, ma ne produssero uno diverso.

Oggi si tenta questo processo. E' un atto simbolico forte. E in diplomazia gli atti simbolici possono avere grande peso. Prescindendo dalle polemiche italiane interne destra-sinistra, l'uccisione di un alto funzionario dei servizi segreti militari italiani è stato un fatto MOLTO grave. Ed è giusto che lo Stato italiano si faccia sentire (lo fece il governo Berlusconi a suo tempo, vedremo ora cosa succederà).
Questo post prende spunto da questa vicenda per porre un interrogativo forte: e il CERMIS?
Ricordate? O avete già dimenticato come nel 1998 (governo D'Alema, ministro della Giustizia Diliberto) un assassino travestito da pilota di caccia americano tranciò i cavi della funivia del Cermis (Trentino, Val di Fiemme) facendo morire venti persone?

In nome di Silvia Baraldini abbiamo venduto la dignità dello Stato Italiano e delle persone che sono morte in questo omicidio colposo, compiuto da un emerito idiota che merita il carcere. A me non interessa chi sia Silvia Baraldini, cosa abbia fatto nella sua vita, se sia stata condannata ingiustamente negli USA. E' una cosa che esula dalla vicenda Cermis, in modo completo.
SONO DUE COSE DIVERSE E STACCATE. STACCATE, CAZZO.
Il Cermis non si può, non si deve scambiare con un'altra cosa, qualsiasi essa sia.
O NO?

3 commenti:

siriglio ha detto...

In effetti Lozano 15 anni fa ha perso con la Mediolanum Milano una finale di campionato italiano in maniera indegna.

Merita un processo.

Anonimo ha detto...

Ma se gli USA non ci hanno fatto processare persone colpevoli di reati sul territorio italiano c'è qualche speranza che ce lo facciano processare per una cosa successa in Iraq ?
A me il processo che si vuole intentare sembra una grossa buffonata, perchè dubito che un tribunale italiano possa avere una qualche legittimità ad agire su una cosa successa in un altro paese.
Una cosa che bisogna accettare è che gli italiani non hanno la sovranità sul loro territorio. Non ce l'abbiamo perchè abbiamo perso la Guerra. Però sono passati 60 anni, forse sarebbe il momento di riappropriarci del nostro paese. Ma invece di chiudere le basi americane e Nato (ma che senso ha allo stato attuale la Nato ?), addirittura ne decidiamo l'ampliamento di una a Vicenza con il benestare unanime di tutte le marionette che costituiscono la nostra scena politica.
Siamo un paese senza speranza e senza dignità (Carlo, ti sei scordato del sottomarino nucleare yankee che in Sardegna ha perso materiale radioattivo. Ma nessuno ne parla più nel paese che è al 130° posto per la libertà di informazione nel mondo).

P.S.: se il mio computer è sotto controllo telematico, penso che non riuscirò a tornare a casa oggi. Nel caso addio a tutti

Anonimo ha detto...

materiale radioattivo in sardegna?
ora si spiegano molte cose di tuveri!
cogli l'atomo fuggente!