giovedì, ottobre 26, 2006

G8

Quando accadde ero in Croazia, proprio nel periodo in cui morì Indro Montanelli. Essere all'estero in un momento tanto cruciale e drammatico mi è spiaciuto, inutile negarlo. Lo stesso credo sia capitato agli altri, penso a Paolo ad esempio, ricordo vagamente ne parlammo.
Era luglio 2001. A Genova c'era il G8 e successe quello che alcuni temevano, che altri auspicavano.
I black block mettono a ferro e fuoco Genova, mentre dall'altro lato le forze dell'ordine si rendono protagoniste di alcuni episodi che lasciano veramente senza parole. Ciò che è accaduto alla Scuola Diaz, ad esempio, chiede ancora giustizia. Un paio di anni fa ho comprato: "Genova nome per nome" di Carlo Gubitosa, giornalista che lavora nelle reti "alternative" a quelle della grande stampa. Escludiamo per ora i pregiudizi che qualcuno potrà avere su queste reti alternative che solitamente votano a sinistra: in questo caso non c'entra nulla, non ci sono destra o sinistra che tengano, si parla di ordine pubblico e di libertà dei cittadini, si parla dello Stato.
Ebbene Gubitosa racconta attraverso testimonianze dirette e documenti ufficiali (alla commissione parlamentare d'inchiesta, rapporti di polizia, ecc) cose che io non riesco a non definire AGGHIACCIANTI.
Un esempio su tutti: un 62enne che dormiva in sacco a pelo nella Scuola è stato pestato coi manganelli, rompendogli un braccio e una gamba. Ciò è avvenuto, stando alla sua testimonianza, senza che lui facesse alcunché. C'è da credergli? io dico di SI'.
E così per un sacco di altra gente. TANTA, TANTA, TANTA. Tutta gente pacifica che è stata terrorizzata, umiliata e ferita, in alcuni casi piuttosto gravemente anche.
Dall'altro lato non si è stati capaci di arrestare i black block che, loro sì, volevano distruggere e hanno distrutto. Non la gente che è stata picchiata nella Scuola Diaz.

E' qualcosa che mi ha segnato parecchio, ma mai come una persona che ha vissuto queste cose sulla propria pelle ovviamente. La fiducia che si nutre e si deve nutrire nelle Forze dell'Ordine rischia di scomparire del tutto. Del tipo: per sì e per no cerco di stare lontano da un poliziotto, non si sa mai. Un pensiero molto triste. Ma che può essere legittimato da un evento del genere. Se io avessi subìto di persona queste cose, non credo che avrei più grande fiducia nella Polizia, in ultima analisi nello Stato. E' tristissimo e bisogna far sì che le persone (tante) che si sono macchiate di abusi paghino. Per due motivi:
In primis per fare giustizia, per punire chi ha picchiato senza motivo gente inerme e pacifica.
Oltre a ciò per ristabilire totalmente la fiducia dei cittadini nelle Forze dell'Ordine.

Questo sito si occupa dei procedimenti giudiziari, dateci un'occhiata se volete.
http://www.veritagiustizia.it/
Ultima cosa: com'è che di queste cose non si parla mai nè in tv nè sui giornali? E' una cosa grave.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non diamo troppo retta alle correnti "alternative"...le stesse che cercano di sostenere che 11 settembre è stato organizzato dai servizi segreti americani....per quanto riguarda Genova io mi vergogno più per i partecipanti che per le forze dell ordine che in netta minoranza si sono trovate sotto assedio da un folto gruppo di pacifisti alternativi che in nome di un finto ideale hanno dato sfogo alle loro frustrazioni...che qualche persona innocente si sia trovata suo malgrado coinvolta è sicuro...sarebbe impossibile il contrario...ma da qui a sostenere certe cose ne passa...non provo pena per le persone "aggredite" credo nei sassi presi in testa dai polizziotti nelle macchine bruciate e in una città devastata da un gran numero di stronzi che meritavano più di un occhio nero o un braccio rotto come quelli di cso Buenos Aires...questi che in nome della libertà si arrogano il diritto di toglierla agli altri...non chiedetemi di provare compassione per Carlo Giuliani quello che stava facendo era sotto gli occhi di tutti........

CarCarlo ha detto...

Che i poliziotti abbiano subìto violenza gratuita in manifestazione da parte di alcuni manifestanti è verissimo. E anche per questo erano molto incattiviti immagino (prendersi sassate non piace a nessuno direi!).
Quello che ho voluto sottolineare è però il dramma di chi dimostrava pacificamente ed è stato malmenato in modo brutale (cosa che anche tu dici).
E l'ho sottolineato perché è la cosa che nella vicenda G8 mi ha fatto più spavento.

Sui tipi di corso Buenos Aires qui a Milano sono perfettamente d'accordo con te, è giusto che siano sotto processo, quello che hanno fatto è vergognoso. L'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplesso è la necessità di custodia cautelare.

Anonimo ha detto...

in televisione, ma come in tutte le reti di comunicazione e informazione parlano solo di talune vicende, in parte per l'ascolto, in parte perchè cmq sono vagliate e scelgono bene cosa far sapere (o cosa far sapere in modo viziato).
la maggior parte delle persone nel momento che hanno potere (o denaro, che è forma di potere) fanno cose che prescindono dal senso, dalla razionalità e dalla giustizia; e il potere può dartelo sia un manganello che un passamontagna.

Anonimo ha detto...

il tutto per dire che concordo col tuo post.

Anonimo ha detto...

Si può essere picchiati se manifesti pacificamente ? E' un bell'interrogativo però secondo me posta così la questione contiene già dentro di sé la risposta. Ovvero qual'è quello stato fascista in cui accade questo ? A questo punto però mi sono chiesto, ma poteva succedere anche a me ? Cioè supponiamo per un istante di avere avuto buone ragioni per pensare di andare a Genova a testimoniare con la mia presenza un dissenso verso un certo modo di gestire le grandi questioni macro-economiche del mondo. Sarei andato col mio zaino, magari anche con un piccolo striscione. Dopo qualche ora però avrei visto macchine bruciate, vetrine sfondate, preferibilmente banche, agenzie di lavoro interinale, McDo, scene di vera e propria guerriglia urbana. A quel punto, anche se fossi stato seriamente convinto di quello che ero andato a fare, non avrei accettato che la mia partecipazione fosse distorta, che la mia presenza servisse a coprire anche uno solo dei criminali presenti, e me ne sarei tornato tranquillo a casa. Per carità, quelli nella scuola Diaz non hanno violato leggi a dormire nella scuola per partecipare alle manifestazioni del giorno dopo. Però io non me la sarei sentita dopo quello che era successo di manifestare anche il giorno dopo. Ovviamente questo non c'entra niente con gli eventuali abusi della polizia, però a volte secondo me le manganellate (giuste o ingiuste che siano) te le vai anche a cercare e forse sono persone che pensano che sia anche un motivo di vanto dire di essersi beccata una manganellata. E poi non vedo perchè sono sempre quelli con lo stipendio da fame, che magari hanno 20 anni, e probabilmente sono anche nati sotto Roma, che devono combattere stile Braveheart con i figli di borghesi che vogliono fare la rivoluzione. Chiudo con le responsabilità, degli agenti pazzi hanno deciso di fare irruzione nella Diaz ? Dubito, qualcuno ha ordinato di farlo. Chiediamoci i criteri con i quali vengono scelti i capi delle Forze dell'Ordine, criteri di merito ? Non sia mai, scelte sulla base del lecchinaggio politico. Cambiano i politici, cambiano anche tutti i responsabili delle questure. Poi è ovvio che possono succedere cose come alla caserma Diaz.
Bye