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lunedì, marzo 24, 2008

La telenovela finisce...?

Ebbene, si è giunti alla stretta finale.

Padoa Schioppa vuole vendere ad Air France, i sindacati non ne vogliono sapere per i tagli al personale, Berly dice che gli imprenditori italiani la salveranno, Malpensa rischia di soffrirne, Air France cerca giustamente (dal suo punto di vista) di acquistarla per un tozzo di pane, ristrutturarla con esuberi e tagli e plasmarla a proprio beneficio, rendendola remunerativa.

Quanto sarebbe stato meglio se, come diceva giustamente Giavazzi due anni fa, fosse fallita subito!

Le perdite di Alitalia sono qualcosa di indescrivibile, lo Stato non può andare oltre nel suo salvataggio, tra l'altro fuorilegge per gli aiuti di Stato ad imprese private (attraverso ricapitalizzazioni fatte dal Tesoro).

Vendere ad Air France non piace, perché ci ricattano?
Non ci sono alternative allora, che fallisca.

giovedì, febbraio 07, 2008

Rendersi conto di dover votare

Tra ieri e oggi ho realizzato che, sì, ad aprile voteremo per rinnovare il Parlamento della beneamata Repubblica Italiana.
E ho anche realizzato che per la prima volta da quando voto (non molto, sette anni) ho poca voglia di andare al voto. Perché andare a votare?
Perché sì, perché è un dovere, non si discute. Voterò tutta la vita, spero di non raggiungere mai il disgusto a cui molto arrivano.
Ma la voglia è comunque davvero scarsa, gli stimoli sono pochi. Per chi, mi dico? Come miniZaio diceva tempo fa (ripreso poi anche da me), la classe politica italiana è troppo vecchia. E troppo deresponsabilizzata aggiungo ora.
Indipendentemente da ciò riesco a trovare ottimi motivi per non votare nessuno dei due schieramenti, ma gli stessi motivi mi inducono a votare per quello opposto.
Tra l'altro non si sa nemmeno come saranno e se ci saranno davvero due schieramenti unitari. Spero di no. Spero che Veltroni confermi che il PD va alle urne da solo e spero che Berluskaiser faccia lo stesso. Lo spero solo perché ciò potrebbe smuovere un po' la situazione, ma onestamente non sono capace di prevedere cosa potrebbe davvero succedere.
Voi?

mercoledì, gennaio 30, 2008

Marini, voto e dintorni

Oggi Marini ha ricevuto l'incarico per formare un nuovo Governo. Napolitano ritiene che ci siano i margini per una trattativa e per un Governo che porti a termine la riforma del sistema elettorale. Mi ha colpito una dichiarazione di Bassanini:"Se c'è la volontà, la riforma si può varare anche in un mese, e poi si vota a fine primavera. Qualsiasi sistema elettorale (francese, tedesco, spagnolo) è meglio di quello attuale".
Questo sarebbe l'ottimo, a mio parere.
Ma è un punto di vista più provocatorio che altro, visto che è praticamente impossibile riuscire a varare una riforma elettorale in così poco tempo.
E allora che fare?
L'attuale sistema elettorale è pessimo: solo proporzionale, le liste sono decise totalmente dai partiti. Non c'è alcun legame col territorio, si deresponsabilizza ancora di più la classe politica.
Cosa ci vorrebbe?
Onestamente non so rispondere con certezza, non sono affatto un esperto. Certo è che un sistema maggioritario a collegi uninominali potrebbe senza dubbio migliorare le cose. Con doppio turno o a turno secco? Non so. Altri invece sostengono un proporzionale puro.

Indipendentemente da ciò, la situazione politica è davvero interessante (o sconfortante, secondo i punti di vista). Il PD dovrebbe osare, dovrebbe andare davvero da solo; dall'altro lato Forza Italia vorrebbe imitarlo, ma secondo me non riuscirebbe a togliere troppi voti ai suoi (ex) alleati.

A parte tutto ciò, una questione che rimane da sempre e che non si è finora risolta, è l'età della nostra classe politica: le responsabilità di governo vanno affidate a gente come Enrico Letta, persone che al massimo sfiorino i sessanta (meglio se sotto i cinquanta!).
Sennò non c'è futuro, io ne sono convinto.